L’EPD (Environmental Product Declaration) è una dichiarazione ambientale di prodotto appartenente alle etichette ambientali di terzo tipo, riconosciuta a livello internazionale, fornisce alle aziende un potente mezzo per comunicare in modo trasparente le proprie prestazioni ambientali (di prodotti o servizi).
Qual è l’obiettivo di un EPD?
Le EPD hanno quattro obiettivi principali:
- conformità normativa,
- partecipazione agli appalti pubblici,
- comparabilità tra prodotti presenti sul mercato (propri o della concorrenza),
- trasparenza ambientale.
Quali sono le norme di riferimento?
Ci sono varie normative da prendere a riferimento quando si parla di EPD: si parte con lo standard di riferimento ISO 14025, all’interno del quale sono indicate le regole generali per la redazione di una dichiarazione ambientale di prodotto; per poi approdare nelle PCR (Product Category Rules): specifiche regole di categoria di prodotto, documenti all’interno delle quali vengono forniti i dettagli relativi allo specifico prodotto per il quale si sta svolgendo lo studio. Uno degli strumenti fondamentali da tenere in considerazione durante lo svolgimento dello studio.
Quali sono le fasi per ottenere un EPD?
Le fasi per l’ottenimento di un EPD sono cinque:
- Selezionare la PCR corretta: sono le regole a cui riferirsi quando si vuole realizzare un EPD per uno specifico prodotto. Se la PCR non esiste ancora può essere richiesta al Program Operator a cui si fa riferimento.
- Svolgere lo studio LCA: l’analisi deve essere conforme alle norme internazionali e alla specifica PCR.
- Trasferimento dati nel formato EPD: dopo aver completato lo studio è necessario redigere la dichiarazione ambientale, i diversi Program Operator offrono template preimpostati, che è possibile personalizzare, per facilitare la stesura.
- Verifica LCA ed EPD da parte di ente terzo accreditato: sia l’analisi del ciclo di vita che la dichiarazione ambientale di prodotto devono essere controllati da un ente terzo accreditato, per poter attestare il metodo utilizzato, le procedure seguite e conseguentemente la veridicità di quanto dichiarato.
- Registrazione e pubblicazione EPD: il documento prodotto viene registrato all’interno dello specifico portale EPD. I portali differiscono in base al Program Operator scelto, questo significa che, se viene realizzata un EPD in base a EPD International, la dichiarazione ambientale sarà registrata e pubblicata sul loro sito.
Cosa sono le PCR?
Per comprendere appieno il concetto di PCR (Product Category Rules), è necessario chiarire alcuni elementi preliminari.
Le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (EPD) vengono emesse nell’ambito di un Program Operator (PO), ovvero l’ente responsabile della gestione di un determinato programma EPD (tra i principali PO figura, ad esempio, EPD International). Il ruolo del PO è quello di definire e garantire l’applicazione delle regole necessarie per l’elaborazione delle EPD.
Ogni PO adotta un proprio documento di riferimento denominato General Program Instructions (GPI), che stabilisce le linee guida generali per la conformità delle EPD al programma. Sulla base delle GPI, il PO sviluppa e pubblica specifiche Product Category Rules (PCR), ovvero le regole che definiscono i requisiti per la valutazione del ciclo di vita (LCA) di una determinata categoria di prodotti.
Ad esempio, all’interno del programma EPD International, esistono PCR specifiche per prodotti da costruzione, tessuti, prodotti chimici e molte altre categorie merceologiche.
Cos’è uno studio LCA?
Per poter redigere un EPD è necessario condurre uno studio LCA (Life Cycle Assesment) conforme agli standard ISO 14040 e 14044. Di fatto, utilizzare questo metodo significa considerare il ciclo di vita di un prodotto nel suo complesso, considerando tutte le fasi attraverso le quali un prodotto passa dalla sua nascita alla sua “morte”.
All’interno dello studio devono essere considerate 5 fasi principali:
- estrazione delle materie prime
- produzione
- imballaggio e trasporto
- utilizzo
- fine vita: smaltimento, recupero, riciclaggio
Ognuna di queste fasi va quantificata mediante una raccolta dati importante e impegnativa, che permette, tramite elaborazioni successive, di poter compilare tutti i 32 indicatori obbligatori e ulteriori 6 indicatori facoltativi, richiesti dal protocollo EPD stesso.
Per maggiori dettagli, si rimanda alla pagina dedicata.
Quali sono gli indicatori ambientali obbligatori e quelli facoltativi?
Gli indicatori obbligatori sono quelli che devono essere necessariamente inseriti nelle EPD
Sotto riportiamo alcuni esempi:
- il cambiamento climatico,
- l’eutrofizzazione,
- l’acidificazione,
- il consumo delle risorse disponibili,
- il consumo di energia proveniente da fonti fossili o rinnovabili.
Gli indicatori facoltativi invece vengono inclusi in base alle necessità dell’azienda e in relazione al settore di riferimento, alcuni esempi:
- emissioni di particolato,
- qualità del suolo,
- radiazioni ionizzanti.
Qual è il periodo di validità di un EPD?
La validità di un EPD è di cinque anni e per il suo mantenimento devono essere svolti follow-up annuali durante i quali viene controllato che gli indicatori ambientali non subiscano cambiamenti significativi.
Ricordiamo comunque che un EPD in corso di validità deve essere aggiornato se ci sono errori rispetto a quanto dichiarato in precedenza.
In conclusione: perché fare un EPD?
Scegliere di ottenere un’EPD per un proprio prodotto o servizio rappresenta un’importante opportunità per l’azienda di attestare in modo trasparente le proprie prestazioni ambientali, soprattutto in un contesto internazionale in cui la sostenibilità è al centro delle politiche globali e degli accordi internazionali.
Inoltre la normativa si sta evolvendo sempre più velocemente: il nuovo regolamento sui prodotti da costruzione (Regolamento europeo n. 2024/3110, che aggiorna e sostituisce il Regolamento UE n. 305/2011 in materia di marcatura CE dei prodotti da costruzione) o il nuovo CAM edilizia in via di pubblicazione, richiamano chiaramente questo strumento: è importante non farsi trovare impreparati e correre il rischio di rimanere fuori dal mercato.
Scopri i nostri servizi dedicati alla sostenibilità ambientale

Prossimo webinar gratuito su EPD – 10 aprile 2025 ore 10.00